E’ da ottobre 2014 che diverse aziende calabresi individuate su zone del territorio Pugliese (Massafra-Crispiano) sono soggette a blocco con vincolo (n.652 e 655) per accertamenti sanitari. Mai spostamento è stato più improvvido e sospetto.
Avvenuti a a cavallo dell’esplosione del problema Aethina in Calabria, hanno dislocato alveari in zone ove già gli apicoltori locali presenti facevano la fame , in momenti e luoghi poco idonei al nomadismo, non comunicando alle U.S.L. alcunché, con poca cura pertanto se nei pressi stazionassero arnie di apicoltori Pugliesi stanziali (sistemate a non più di 200 mt.). Tutti sanno che il territorio Calabrese è di gran lunga migliore per l’apicoltura e ciò rende ancora più inspiegabile tale accadimento.
Tutto ciò nel silenzio quasi assoluto dell’informazione apistica nazionale, benché ne avessero in qualche modo avuto conoscenza.
Ancor più grave è che neanche altre realtà Apistiche Pugliesi abbiano preteso i chiarimenti e l’attuazione di interventi.
Capirete come il discutere se “abbattere o non abbattere”, rendere endemica o meno l’aethina, rivisto alla luce di quanto esposto avrebbe assunto letture più precise del fenomeno. Così non è stato.
Che ci siamo dei seri motivi (di parte) ed interessi (di parte)che ci sfuggono?