Sono anni ormai che unici e soli abbiamo sempre denunciato e contrastato tutti quei fenomeni delinquenziali che hanno attanagliato il comparto apistico Pugliese arrecando danni e turbative all'intero settore impedendone un corretto sviluppo .I furti sono stati da sempre il reato più odioso perpetrato a danno di innumerevoli apicoltori regionali e non. Tale reato ha avuto nella nostra regione numeri impressionanti come negli anni che vanno dal 2011 al 2015 nel cui periodo sono spariti oltre 1.300 alveari, melari con miele, api nude scrollate con centinaia di alveari spopolati e i orfanizzati sino ai furti notturni di fusti di miele in aziende apistiche .Ovviamente le date non sono casuali e corrispondono a precisi periodi e sgradevoli situazioni nel mondo apistico regionale in cui qualcuno ha creduto, abbagliato dai notevoli guadagni di qualche collega, di poter strappare una fetta di torta anche con sistemi poco legali.Pochi sanno che in Puglia si sono combattute guerre assurde in apicoltura con le forze dell'ordine che in qualche caso sono intervenute con veri e propri blizz , sottoponendo a pesanti controlli alcune aziende allora dedite al commercio di materiale genetico vivo, pochi sanno che in Puglia è stata scoperta una delle più grandi basi di ricettazione di arnie rubate, che in Puglia si sono celebrati e si stanno celebrando processi per furti di alveari ai danni di personaggi vari.Già questo scenario di suo mette i brividi ma ora succede di peggio.
Sfortunate e fatali coincidenze si sono accavallate poi alla già brutta situazione descritta portando il pericolo a livelli a cui non credevamo si potesse arrivare.Quali sono le fatali coincidenze?
Mercato miele-
negli ultimi anni si sono avvicendate in Italia pessime stagioni produttive con conseguente rialzo delle quotazioni di tale prodotto sino a cifre impensabili sino a pochi anni fa.
Aumento della domanda non soddisfatta.
Buoni andamenti produttivi, (addirittura da record nel 2016) nelle ultime tre stagioni nella nostra Regione
Chiusura della Calabria per le note vicende aethina.
Arrivo e presenza in un ristretto territorio di decine di migliaia di alveari situazione che in qualche caso ha creato screzi e diverbi tra apicoltori causati dalla stretta contiguità delle postazioni ma sopratutto ha dato estrema visibiltà al fenomeno apicoltura in Puglia.
Il territorio interessato sia alla descrizione di inizio che successiva è sempre lo stesso Massafra, Statte, Crispiano, Castellaneta,Palagiano, Palagianello.Paesi tutti dello stesso comprensorio distanti in alcuni casi pochi km e territori da sempre interessati da fenomeni di criminalità"agricola" importanti nei quali non è difficile vedersi distrutto l'impianto di produzione dell'uva mediante il taglio dei tiranti o tagliati alberi di netto, subire furti di trattori ed altre macchine utensili ed il tutto a fini estorsivi con aziende agricole taglieggiate e messe in ginocchio.
In questo scenario potrebbe succedere che ovviamente a personaggi cosi attenti a tutto cio che succede sul territorio ed a come si possono sfruttare varie situazioni è arrivato all'orecchio che con le api si guadagna, che il miele costa tanto, che le postazioni sono molto appetite ed hanno quindi un valore, ecc ecc. e la frittata è fatta.
L'analisi poi degli eventi come descritti ed accaduti, con ribaltamenti l'anno prima, altri ribaltamenti l'anno dopo, esecuzione in massa di centinaia di alveari, sempre nella stessa zona, ma ad aziende diverse(e quindi non un fatto personale) e che non appartengono alla normale dialettica e contrapposizione tra apicoltori in fatto di postazioni, fanno seriamente preoccupare e pensare a segnali d qualcuno che abbia fatto un salto delinquenziale che l'apicoltura non è capace di riconoscere nelle giusta misura e nè di reggere.Relegare fatti cosi' gravi alla stregua di"atti vandalici" come quelli che ti rigano l'auto o ti spaccano un vetro è una considerazione abbastanza superficiale e poco attenta.
Speriamo vivamente di aver sbagliato tale analisi.