La stagione 2017 sarà ricordata tra le peggiori degli ultimi 20 anni e non solo in termini produttivi, difatto dimezzati ed in taluni casi azzerati, ma e sopratutto in termini di conservazione del patrimonio apistico in termini quantitativi e sopratutto qualitativi.Le fioriture che solitamente nella nostra regione davano sviluppo, permettevano di formare nuove famiglie (guai a farlo quest'anno) ed in taluni casi anche melari, sono di fatto assenti ed in grave ritardo ove presenti, con conseguenti carenze di proteine ed inadeguata covata ( carenza di vitellogenina e grassi vari con api che si presentano più "magre" ed in proporzione ridotte tra addome e torace) e già si affacciano casi di p. europea, malattia conseguente proprio ad uno stato grave di carenza proteica.
Un problema subdolo ed inaspettato che riteniamo metterà a rischio la sopravvivenza stessa di moltissime famiglie che ad oggi si presentano su 4-5 tel con covate(3/4 favi) all'50% di superficie e che l'apicoltore ritiene "buone" ma composte da api a ciclo accorciato, che si svuoteranno anticipatamente alla prima riduzione di covata ed ai trattamenti invernali con a.o. subl..
Per affrontare per tempo tale grave problema ( per permettere almeno un giro di covata con api grasse da rimpiazzo prima del freddo)) ci sarà un incontro tematico a cui consigliamo vivamente a tutti di partecipare che affronterà il tema la supplementazione proteica.
Sabato 30 /09 ore 16,00( prima dell'incontro per la richiesta di calamità) presso sede associativa