Dopo un ottimo inizio di stagione con la produzione di media di 8 kg/arnia di miele di mandorlo, fioritura favorita da rigogliosità delle piante e sopratutto da temperature medie oltre la norma, che ha comportato anche uno sviluppo rapido delle famiglie, si è assistito ad una rapida inversione di tendenza sopratutto dalla seconda decade di marzo con temperature precipitate in qualche caso, anche di 4 gradi sotto lo zero e punte diurne non superiori ai dieci gradi.Tale situaziojne meteo ha comportato estesi fenomeni di gelature notturne compromettendo il promettente andamento della fioritura dell asfodelo e del ciliegio.Le famiglie si sono ritrovate con un gran numero di api ed impopssibilitate a qualsiasi approviggionamento esterno consumando dapprima l'esiguo miele portato a melario ed intaccando pericolosamente le scorte del nido.Molti hanno dovuto far ricorso a nutrizioni sopratutto per salvare i nuovi nuclei nel frattempo formati.Ci segnalano che vi sono territori più colpiti ed altri meno e sono in corso spostamenti di interi apiari su altre postazioni di ciliegio salvate dal gelo.Ad aggravare la situazione c'è il perdurare di tale situazione climatica e la mancanza di pioggie, situazione quest'ultima che potrebbe compromettere anche i raccolti dei millefiori successivi.Difficoltà si stanno riscontrando anche sulla qualità delle fecondazioni sia in termini di rese percentuali(50%) che di qualità negli accoppiamenti potendo approfittare di un limitatissimo lasso di tempo per soddisfacenti voli di fecondazione. In ultimo segnaliamo gelate estese anche su agrumeti zona Palagiano, situazione che fà temere il peggio anche per tale fioritura, in attesa di verificare altri areali sulle quali daremo più precise informazioni  tra pochi giorni.